giovedì 30 ottobre 2014

DEFINIZIONE DI ISTALLAZIONE

Per installazione si intende un genere di arte visiva sviluppatosi nella sua forma attuale a partire dagli anni Settanta. L'installazione è un'opera d'arte in genere tridimensionale; comprende media, oggetti e forme espressive di qualsiasi tipo installati in un determinato ambiente.

Dan Flavin, Light Show, Hayward Gallery, London, 2006

 
Anish Kapoor, Cloud Gate, 2004-2005, Acciaio inossidabile, 1000 cm x 2000cm, Millennium Park, Chicago, Illinois, USA 

Olafur Eliasson, Riverbed, 2003, Louisiana Museum of Modern

Baitogogo, Henrique Oliveira, 2003, Palais de Tokyo

Joseph Beuys, The Pack, 196

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RICORDA

Rap for Freedom di Anish Kapoor

EBOLA

Il virus Ebola

Prima di leggere il testo seguente scrivi sul tema "virus Ebola" alcune domande importanti a cui vorresti dare una risposta.

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Virus Ebola: l'origine, i sintomi e le cose da sapere

L'infezione continua a diffondersi in Africa e fa temere che possa arrivare anche in Europa. Ma come si diffonde? E ci sono davvero rischi anche per l'Italia?

L'epidemia di Ebola che ha colpito nuovamente l'Africa e che sta causando numerose vittime preoccupa sempre di più anche in Europa e negli Stati Uniti. A maggior ragione dopo la morte di due cittadini americani, che si trovavano in Liberia per lavorare con una ong. Proprio situazioni di questo tipo non fanno che aumentare l'allarmismo, visto che si teme che persone infette possano raggiungere altri continenti via aereo e portare anche da noi il temibile virus. E il fatto che la Liberia abbia deciso di chiudere le frontiere fa pensare che il pericolo non sia del tutto inventato. È da segnalare però come il ministero della Salute abbia escluso rischi per l'Italia, anche se, ovviamente, non è impossibile che un caso giunga in Europa.

Ma che cos'è e come si diffonde il virus Ebola? Precedentemente nota come febbre emoraggica, si tratta di una infenzione che nella maggior parte dei casi, circa il 90%, diventa fatale. L'Ebola colpisce principalmente i villaggi più remoti dell'Africa occidentale e centrale, soprattutto quelli che si trovano vicini alle foreste tropicali; mentre è molto più difficile che colpisca i grandi centri abitati, ragione per cui la sua diffusione, fino a questo momento, è sempre stata abbastanza limitata.

Il virus dell'Ebola si trasmette agli umani attraverso il contagio da animali selvaggi, per poi diffondersi attraverso una trasmissione da uomo a uomo, causata da un contatto ravvicinato con il sangue o altri fluidi corporei di persone infette. L'ospite naturale dell'Ebola è considerato essere la volpe volante, anche nota come pipistrello della frutta, ma la diffusione del virus è stata documentata anche attraverso scimpanzè, gorilla e primati in generale.

Nella diffusione da uomo a uomo hanno invece giocato un ruolo importante le cerimonie funebri, in cui i partecipanti al funerale si sono trovati a contatto troppo ravvicinato con il defunto. Anche le persone che lavorano nel campo della sanità sono ad alto rischio, per il fatto di trovarsi necessariamente a stretto contatto con persone infette, spesso - nelle prime fasi della cura - senza adeguate protezioni. È importante anche sapere che le persone che sono guarite dal virus possono continuare a trasmetterlo attraverso i fluidi corporei per un tempo anche di sette settimane successive alla guarigione.

La prima comparsa del virus Ebola è del 1976, quando colpì a Nzara (Sudan) e a Yambuku (Repubblica democratica del Congo). Quest'ultimo villaggio si trovava vicino al fiume Ebola, da cui la malattia ha preso il suo nome. I sintomi del virus Ebola sono numerosi e possono facilmente essere inizialmente confusi per qualche banale altro virus che causi febbre o diarrea. I primi segnali sono infatti febbre alta e improvvisa, debolezza molto forte, dolori muscolari, mal di testa e mal di gola. Quando la situazione si aggrava, compaiono anche vomito, diarrea forte, insufficienza renale ed epatica, fino ad arrivare a emorragie interne ed esterne.

Il periodo di incubazione dopo la comparsa del virus è molto bassa, può andare dai due ai 20 giorni. Durante il periodo dell'incubazione il paziente non è contagioso, lo diventa solo quando comincia a manifestare i sintomi. Paradossalmente, il virus Ebola non è particolarmente resistente, viene ucciso anche solo con il sapone o la candeggina. In generale sopravvive solo per brevissimo tempo se esposto al sole o su superifici secche.

Uno dei problemi più gravi nel trattamento del virus Ebola è che non esistono trattamenti specifici per curare la malattia, così come non esiste nessun vaccino autorizzato (anche se ce ne sono parecchi in fase di spermentazione). Le persone che vengono colpite dall'Ebola vengono solitamente messe in terapia intensiva e trattati con liquidi immessi nel corpo per via endovenosa per colpire la grave disidratazione che li colpisce. La reidratazione avviene anche per via orale attraverso soluzioni contenenti elettroliti.

Per prevenire l'infezione da virus Ebola, se ci si trova in zone a rischio, è necessario evitare il contatto con animali morti che potrebbero esserne portatori (primati, scimmie, volpi volanti) e cuocere adeguatamente tutti i cibi prima di mangiarli. Se si deve fare visita a persone infette, indossare sempre guanti e mascherina e lavarsi immediatamente le mani dopo la visita. Sono da ritenersi infondate le voci secondo cui ci sono cibi in grado di prevenire l'infezione, l'unico modo di evitarla - se ci si trova in zone a rischio - è quello di prendere tutte le precauzioni del caso.

Fino a oggi, il virus Ebola ha sempre e solo colpito in Africa, causando negli ultimi quarant'anni centinaia di morti (oltre 200 solo nel '76 e e di nuovo nel '95 e nel 2000). Le nazioni che sono state colpite con maggiore frequenza sono il Congo, il Sudan, il Gabon, l'Uganda.

Paesi colpiti da Ebola:  Africa centrale (Congo, Sudan, Gabon) e Africa occidentale (Liberia e Sierra Leone)

 Africa occidentale

  Intervista al prof. Andrea Gori, docente di Malattie Infettive dell'Università di Milano-Bicocca.
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Virus Ebola.   

Cos'è e quanto è davvero pericoloso

 Perché il virus Ebola è così aggressivo e si ripresenta periodicamente? Da dove arriva e come si trasmette all'uomo? Quanto è concreta la possibilità che si diffonda anche fuori dall'Africa subsahariana?

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Perché non viene fatto un vaccino?

Ascolta la risposta. 

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IL VIRUS EBOLA MINACCIA L'EUROPA, BISOGNA AVER PAURA?

PERFORMANCE ART E HAPPENING

Yoko Ono & John Lennon

La Performance art è un’arte di avanguardia che nasce dalle arti visuali. È una forma artistica dove l'azione di un individuo o di un gruppo, in un luogo particolare e in un momento particolare costituiscono l'opera. Può avvenire in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, o per una durata di tempo qualsiasi.

La Performance art, nell'accezione normalmente utilizzata, inizia ad essere identificata negli anni sessanta, con il lavoro di artisti come Allan Kaprow, che coniò il termine happening, Carolee Schneemann, Charlotte Mooreman, Yoko Ono, Yayoi Kusama, Vito Acconci, Hermann Nitsch e Joseph Beuys, Wolf Vostell e Nam June Paik. I teorici della cultura occidentale spesso fanno risalire le attività della performance art agli inizi del XX secolo. I Dadaisti ad esempio, ne furono degli importanti progenitori, con le loro esibizioni non convenzionali di poesia, tenute spesso al Cabaret Voltaire di Zurigo da Richard Huelsenbeck, Tristan Tzara e altri.

L’artista di cui abbiamo visto alcuni video in classe è Marina Abramovic (e Ulay il compagno con cui per 10 anni lavorò alle sue performance)

Lo Happening  è una forma d’arte-spettacolo che, ricorrendo a mezzi diversi (pittorici, musicali, teatrali), si basa sull’improvvisazione dell’azione, svolta generalmente in ambienti non convenzionali e con il coinvolgimento del pubblico. Precedenti si ritrovano in parte nelle serate dadaiste e nell’automatismo surrealista, ma il nome appare per la prima volta nell’esibizione di A. Kaprow, a New York, Eighteen happenings in six parts (1959); nel corso degli anni 1960 numerosi artisti negli USA (J. Dine, C. Oldenburg, R. Rauschenberg ecc.), in Giappone (gruppo Gutai) e in Europa (Fluxus, J. Beuys, B. Vautier ecc.) sperimentarono questa forma di arte totale, che s’inserisce nella riflessione tesa alla negazione dell’oggetto artistico e della sua permanenza a favore dell’atto e della creazione in sé.

Alcuni esempi di performance:



Water Walk,  John Cage performing Water Walk a gennaio del 1960 in un popolare TV show I've Got A Secret.





In questa performance i due artisti sono seduti uno di fronte all’altro, si guardano e poi, prima lentamente e poi sempre più velocemente, si schiaffeggiano senza pausa per 20 minuti




I due artisti siedono dandosi le spalle, con i capelli dell’uno legati a quelli dell’altro, per 16 ore senza sosta. Prima soli e poi con il pubblico presente all’interno di una galleria d’arte.

Uno sguardo sull’arte di Marina Abramović che ha incuriosito molti studenti:
http://www.lindiependente.it/cultura/arte/marina-abramovic-il-corpo-la-performance/7965/

mercoledì 22 ottobre 2014

IS E AL-QAEDA

L'IS o ISIL non è un vero stato, si espande tra Siria e IRAQ
ISIS, ISIL, IS sono le sigle che identificano l’organizzazione terroristica autoproclamatasi stato nel gennaio del 2014. In un video che dura meno di tre minuti Accasfilm racconta chi sono e cosa vogliono.

Isis: decapitazione giornalista americano James Foley

 

Al-Qaida


                                                                           
Torri Gemelle a New York - 11 settembre 2001
Al-Qāʿida  è un movimento islamista sunnita paramilitare terroristico nato nel 1989, fautore di ideali riconducibili al fondamentalismo islamico, impegnato in modo militante nell'organizzazione e nell'esecuzione di azioni violentemente ostili sia nei confronti dei vari regimi islamici filo-occidentali. 

 È stato guidato sino alla sua morte avvenuta il 2 maggio 2011 dal miliardario saudita Osāma bin Lāden.

I suoi atti terroristici si basano su attacchi suicidi e omicidi e fanno ricorso all'uso simultaneo di esplosivi contro differenti obiettivi. Tali attività terroristiche sono sviluppate da uomini che hanno prestato giuramento di fedeltà a Osama bin Laden o da quanti siano comunque legati ad al-Qāʿida pur senza aver prestato detto giuramento

 In assoluto il più significativo di tutti gli attentati operati da al-Qāʿida, è stato il dirottamento di quattro aerei di linea, fatti schiantare l'11 settembre 2001 contro le Torri Gemelle del World Trade Center di Manhattan e sul Pentagono presso Washington, con tutto il loro carico umano, compresi i 19 dirottatori. Osāma bin Lāden ha rivendicato la responsabilità di al-Qāʿida solo nel marzo del 2002, pur lodando gli esecutori dell'attentato già nell'ottobre del 2001. 

Altrettanto gravi - pur con un numero di vittime alquanto minore - sono stati 

- gli attentati ai treni di Madrid dell'11 marzo 2004 (compiuti ad opera di una cellula terroristica ispirata ad al-Qāʿida), 

- gli attentati di Londra del 7 luglio 2005 

- e pochi giorni dopo, il 23 luglio 2005, nell'egiziana Sharm el-Sheikh.

 Video

Attentato alle Torri Gemelle di NY

martedì 21 ottobre 2014

EXPO' - CIBI TRADIZIONALI E SPECIALITA' LOCALI

PoliCultura Expo
 Cibi Tradizionali e Specialità Locali 
intervista di Paolo Paolini (febbraio 2014) a
Dott.ssa Antonia Trichopoulou
a cura di Christian L.

venerdì 17 ottobre 2014

ORIENTAMENTO - LA SCELTA DELLA SCUOLA SUPERIORE

Consulta il sito del
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Gli 11 indirizzi

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Istruzione e Formazione Professionale
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Lombardia

giovedì 16 ottobre 2014

LA SCALA - LA CENERENTOLA DI G. ROSSINI

La Scala
La Cenerentola 
di Gioacchino Rossini

III C e III D 
5 novembre 2014 
Con il progetto “Grandi Opere per Piccoli” il Teatro alla Scala propone ogni anno un celebre titolo operistico eseguito in forma ridotta e adattata alla curiosità dei bambini: quest'anno La Cenerentola (1817)  di Gioacchino Rossini (Pesaro 1792 -1868).

 L’adattamento della musica di Rossini per un’orchestra di 12 elementi e una durata di circa un’ora, adatta alla soglia di attenzione dei più piccoli,

- è curato da Alexander Krampe; 

- Maxime Pascal dirige l’orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala, da cui provengono anche i giovani solisti di canto;

- Ulrich Peter firma la regia

- Luigi Perego le scene

- Dorothea Nicolai i costumi.

“Grandi Opere per Piccoli”: “La Cenerentola per bambini” si avvarrà della partecipazione di due attori, cui spetterà il compito di guidare i giovani ascoltatori alla scoperta dell’opera. Michele Nani sarà presente nella recita del 5 novembre.

La Cenerentola è un melodramma giocoso o un'opera lirica di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti.
Il titolo originale è "La cenerentola, ossia la bontà in trionfo".
Il soggetto fu tratto in parte dalla  celebre fiaba di Charles Perrault. 
- Nell'opera non è presente la fata e al suo posto troviamo il filosofo Alidoro
- Viene eliminata anche la matrigna in favore di un patrigno, Don Magnifico, goffo e cattivo
- Restano le sorellastre e naturalmente il meraviglioso principe, aiutato dallo scudiere Dandini, il buffone. 

La prima rappresentazione ebbe luogo il 25 gennaio 1817 al Teatro Valle di Roma. Il contralto Geltrude Righetti Giorgi, che era stata già la prima Rosina del Barbiere di Siviglia, cantò il ruolo della protagonista.

Il debutto, pur non provocando uno scandalo paragonabile a quello del Barbiere, fu un insuccesso, ma dopo poche recite, l'opera divenne popolarissima e fu ripresa in Italia e all'estero.

Come aveva già fatto altre volte, Rossini usò la tecnica dell'autoimprestito, cioè prese le musiche per alcuni brani da opere composte in precedenza: il rondò di Angelina è tratto dall'aria del conte di Almaviva del Barbiere "Cessa di più resistere" e la sinfonia è tratta da quella della Gazzetta.
Gioachino Rossini

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Cenerentola

Direction musicale : Claudio Abbado
Orchestre et chœurs du théâtre de la Scala (Milan)
Mise en scène et réalisation (1981) : Jean-Pierre Ponnell

 Don Ramiro, le prince : Francisco Araiza (ténor)
Dandini, son valet : Claudio Desderi (baryton)
Don Magnifico, baron : Paolo Montarsolo (basse)
Clorinda, sa fille : Margherita Guglielmi (soprano)
Tisbe, sa fille : Laura Zannini (soprano)
Angelina, dite Cenerentola, sa belle-fille : Frederica von Stade (mezzo-soprano)

Alidoro, précepteur du prince : Paul Plishka (basse)

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LA CENERENTOLA - GIOACHINO ROSSINI - 1981 ( MILAN )

Cenerentola - Frederica Von Stade
Clorinda - Margherita Guglielmi
Tisbe - Laura Zannini
Don Ramiro - Francisco Araiza
Dandini - Claudio Desderi
Don Magnifico - Paolo Montarsolo
Alindoro - Paul Plishka

Conductor - Claudio Abbado
Orchestra - Teatro alla Scala

Chorus - Teatro alla Scala

Concert in Hamburg 1962
Nacqui all´affanno e al pianto...
Non più mesta

rondo finale from "La Cenerentola" by Rossini

Rossini: Non più mesta (La Cenerentola)

ARIA 

Joyce DiDonato, mezzosoprano
Tonkünstler-Orchester Niederösterreich, orchestra

domenica 12 ottobre 2014

A MALALA IL PREMIO NOBEL PER LA PACE 2014

  Sui giornali

Il premio Nobel per la Pace 2014 è stato assegnato a Malala Yousafzai - l’adolescente pakistana attaccata dai talebani nel 2012 per le sue note campagne per il diritto allo studio delle bambine - e all’attivista indiano Kailash Satyarthi. 

Nobel per la Pace a Malala e a Satyarti su Corriere della sera

I talebani minacciano Malala su Il fatto quotidiano

Video

Malala commenta 

Malala e Sartyathi win 2014 Nobel Price

Malala's story -BBC

La storia di Malala in un libro

La giornalista Viviana Mazza racconta la vicenda a lieto fine di Malala Yousafzai, la ragazza pachistana che nel 2011 rischiò la vita a causa della sua lotta per i diritti delle donne

Nel 2009 Malala Yousafzai, una ragazza pachistana di 11 anni, ora nella lista delle 100 persone più influenti del 2013 secondo la rivista Time, inizia a tenere un diario per la BBC, in cui racconta la sua quotidianità e le ingiustizie subite in un regime che si oppone ai diritti delle donne. Per la sua lotta per il diritto allo studio delle bambine viene ferita da un colpo di pistola alla testa, sul pullman che la riporta a casa da scuola, per mano dei talebani. 

Curata in Gran Bretagna è diventata un simbolo e la sua storia ha fatto il giro del mondo. Personalità politiche e protagonisti del mondo dello spettacolo le hanno espresso il loro appoggio: Angelina Jolie ha donato 200.000 dollari e ha intitolato a Malala un fondo per lo studio di giovani ragazze indigenti e Madonna si è esibita in concerto con il nome Malala scritto sul corpo.

Il 12 luglio 2013, giorno del suo sedicesimo compleanno, Malala è stata invitata a tenere un discorso all’ONU sulla sua storia, testimonianza dell’importanza dell’educazione come strumento dell’emancipazione femminile e di una società più libera e giusta. Candidata al premio Nobel per la pace dal partito laburista norvegese e appoggiata dall’organizzazione internazionale Change.org, Malala è un esempio di coraggio per tutte le bambine del mondo. La storia di Malala ora viene raccontata da Viviana Mazza, corrispondente agli esteri per il Corriere della Sera, che dà voce a questa bellissima vicenda, un racconto semplice e appassionante.
Editore: Mondadori
Autore: Viviana Mazza
Pagine: 112
Prezzo: 14,90 euro

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Convenzione internazionale 
dei diritti dell'infanzia 

La Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia fu approvata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. 
 Essa esprime un consenso su quali sono gli obblighi degli Stati e della comunità internazionale nei confronti dell'infanzia:

-Tutti i paesi del mondo (eccetto Somalia e Stati Uniti) hanno ratificato questa Convenzione.
-La Convenzione è stata ratificata dall'Italia il 27 maggio 1991 con la legge n. 176.
-Oggi aderiscono alla Convenzione 193 Stati.
-La Convenzione è composta da 54 articoli.
-La Convenzione è uno strumento giuridico e un riferimento a ogni sforzo compiuto in cinquant'anni di difesa dei diritti dei bambini.

La creazione della convenzione è ricordato ogni anno, il 20 novembre, con la commemorazione della Giornata internazionale per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

 La Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia è stato il primo strumento di tutela internazionale a sancire nel proprio testo le diverse tipologie di diritti umani: civili, culturali, economici, politici e sociali, nonché quelli concernenti il diritto internazionale umanitario.
Il testo contiene anche articoli rivolti alla protezione contro l'abuso e lo sfruttamento e si impegna a far sì che il bambino faccia valere il proprio pensiero.
Il primo articolo con cui si apre il Documento recita «ai sensi della presente Convenzione si intende per bambino ogni essere umano avente un'età inferiore ai 18 anni» e prosegue mettendo in luce dibattiti e compromessi riguardo alla protezione del bambino prima della nascita.

Gli articoli della Convenzione possono essere raggruppati in quattro categorie in base ai principi guida che informano tutta la Convenzione.

I quattro principi fondamentali della Convenzione sono:
  • Principio di non discriminazione: sancito all'art. 2, impegna gli Stati parti ad assicurare i diritti sanciti a tutti i minori, senza distinzione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione del bambino e dei genitori;
  • Superiore interesse del bambino: sancito dall'art. 3, prevede che in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento giuridico, iniziativa pubblica o privata di assistenza sociale, l'interesse superiore del bambino deve essere una considerazione preminente;
  • Diritto alla vita, sopravvivenza e sviluppo: sancito dall'art. 6, prevede il riconoscimento da parte degli Stati membri del diritto alla vita del bambino e l'impegno ad assicurarne, con tutte le misure possibili, la sopravvivenza e lo sviluppo;
  • Ascolto delle opinioni del bambino: sancito dall'art. 12, prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i procedimenti che li riguardano, soprattutto in ambito legale. L'attuazione del principio comporta il dovere, per gli adulti, di ascoltare il bambino capace di discernimento e di tenerne in adeguata considerazione le opinioni. Tuttavia, ciò non significa che i bambini possano dire ai propri genitori che cosa devono fare. La Convenzione pone in relazione l'ascolto delle opinioni del bambino al livello di maturità e alla capacità di comprensione raggiunta in base all'età.

sabato 4 ottobre 2014

VENEZIA: ART OR SOUND - GLI AUTOMI MUSICALI

Gita della III B e della III D
29 ottobre 2014
 
Art or Sound
Mostra
 Ca' Corner de la Regina - Venezia
Ca' Corner de la Regina a Venezia


Alessandro Restelli
Gli Automi sono dispositivi meccanici che riproducono i movimenti e l'aspetto dell'uomo o degli animali. Li si possono vedere al Museo Nicolis di Villafranca di Verona che ne espone diversi, antichi e ancora funzionanti.
Una deliziosa curiosità della abilità meccanica di un orologiaio viennese incaricato da Ferdinando IV di Borbone di realizzare un automa musicale collegato ad un orologio.
Esibizione di un automa che finge di suonare un piano meccanico. Entrambi sono opera di Giovanni Vitiello di Bologna. Il piano è stato esposto, insieme con una pregevole raccolta di strumenti musicali meccanici, nel febbraio 2011 in via Farini a Bologna a cura della CARISBO.

Music box carillon con automi 

Rocca Sforzesca di Dozza, dal 27 marzo al 8 dicembre 2010.
Il racconto video dell'esposizione organizzata dal Comune di Dozza e dalla Fondazione Dozza Città d'Arte sui curiosi strumenti meccanici e automatici della raccolta Piersanti. Filmato realizzato da Articolture.

 Parte II