giovedì 22 febbraio 2018

“Contro la mafia sempre” (100 minuti per capire la mafia)



A cura di:
Sandy Mohamed,Chiara Boschian-Pest,Sofia Rothe (2D)

Il giorno mercoledì 30 gennaio le classi 2D e 2B si sono recate alla biblioteca Cassina Anna, inaugurata nel 1994 a Bruzzano. Abbiamo partecipato al progetto “Contro la mafia sempre” (100 minuti per capire la mafia), in cui per prima cosa ci hanno spiegato il significato della parola “omertà” cioè quel termine che definisce coloro che, davanti ad un atto mafioso, fanno finta di non aver sentito e visto niente.
La mafia nasce già con i pirati quando sulle navi lo scorbuto (malattia che si combatte con le vitamine presenti negli agrumi) colpiva la ciurma portando numerose vittime. Per questo veniva chiesto loro del denaro in cambio di acqua che serviva per innaffiare le piante di agrumi.

In seguito ci hanno parlato delle armi che abbiamo a disposizione per combattere la mafia: BOCCA, OCCHI, ORECCHIE.




Roberto Saviano,scrittore e giornalista,  autore del libro intitolato “Gomorra” in cui mise i dati della mafia e dei mafiosi che lui conosceva dicendo nomi e cognomi.  Attualmente é costretto a vivere sotto protezione in Svizzera. Nel 2008 sei premi nobel  (Rita Levi Montalcini, Michail Gorbacev, Dario Fo, Gunter Grass, OrhanPamuk e Desmond Tutu) si schierano tutti a favore di Saviano.

Tra i personaggi principali che hanno combattuto e sono rimasti vittime della mafia ricordiamo:

-           Giovanni Falcone e Paolo Borsellino  i due magistrati che morirono uccisi dai mafiosi perchè erano troppo informati e pericolosi per la mafia



      Rita Atria, una ragazzina di famiglia mafiosa che, sentendosi in pericolo, andò dalla polizia denunciando il padre e il fratello. In seguito le venne cambiata l’identità e la residenza per questioni di sicurezza. Infine, sentendosi depressa e sola, dopo la morte di Paolo Borsellino si suicidò. Dalla sua famiglia é stata disconosciuta, morta da “infame traditrice”.



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     Peppino Impastato: contrario alla mafia creò una piccola radio in cui, con ironia, prese in giro i mafiosi. La sua morte avvenne, come si pensava inizialmente,  per un incidente ma la madre e il fratello, sapendo che era morto per mano mafiosa, fecero riaprire le indagini.
Durante l’incontro ci hanno parlato anche di alcuni libri tra cui:



Alcuni libri tra quelli segnalati:

-La mafia fa schifo: lettere di ragazzi da un paese che non si rassegna/N.Gratteri
-La mafia spiegata ai ragazzi/A.Nicaso
-Per questo mi chiamo Giovanni / L.Garlando
-Gomorra /R.Saviano

Inoltre ci hanno consigliato e mostrato alcuni spezzoni di film tra cui:
- un’intervista a Giovanni Falcone e la canzone dei Dinastia “Chi gliel’ha fatto fare” di cui riportiamo il testo molto significativo.



Oh
Quando è successo ero ancora un bambino
in tele cantava il nome di Borsellino
sono sincero, non che mi interessasse il perchè di quel minuto di silenzio fatto in classe,
non sapevo cosa fosse un magistrato
tanto meno una strage di stato
non sapevo cosa fosse una cosca
tanto meno cosa fosse Cosa Nostra.
La prima volta che vidi un film su Falcone volli subito sapere di più su quest'eroe,
comprai un libro, parlava della sua vita,
mi appassionai alle sue gesta riga dopo riga.
Cosa l'avesse spinto a farlo io non lo capivo
poi vidi gli occhi spensierati di un bambino
e posso dire che a distanza di vent'anni
ho compreso le speranze di Giovanni.

RIT.

E se ti chiederai chi gliel'ha fatto fare
tu guarda il sole, poi guarda il mare
e se non trovi la risposta che cercavi
guarda gli occhi di tuo figlio e pensa al suo domani (x2)

Voglio un'Italia che ricordi queste due persone
voglio un'Italia che ci insegni che cos'è l'amore,
la mia generazione farà la differenza
se debelleremo l'ignoranza con la conoscenza
Sapete chi ha dato la vita per la libertà?
Falcone, Borsellino, Chinnici, Cassarà
in passato Don Puglisi, Dalla Chiesa.

E in comune hanno una coscienza e l'onestà come pretesa.
Voglio un futuro dove farmi una famiglia,
dove essere orgoglioso d'esser nato giù in Sicilia.
La terra di persone grandi quanto lo stivale
dov'è nata la speranza che in fondo si può cambiare
dove c'è chi è morto per lasciare in vita un ideale
per svegliare una coscienza, ridarci una morale
qua chi ha paura muore ogni giorno, 
con il loro esempio, io me lo ricordo.

RIT.

E se ti chiederai chi gliel'ha fatto fare
tu guarda il sole, poi guarda il mare
e se non trovi la risposta che cercavi
guarda gli occhi di tuo figlio e pensa al suo domani (x4)


-La mafia uccide solo d’estate

- “Io ricordo” . Questo è uno dei film documentario di cui ci hanno fatto vedere degli spezzoni tra cui una scena in cui il padre spiega a Giovannino, usando come metafora il carciofo.



Cosca” in siciliano indica il “torso”, la parte interna e nascosta del carciofo, protetta da foglie spinose. La composizione del carciofo rappresenta la coesione, la compattezza, la solidità della cosca mafiosa, nella quale ognuno svolge un compito preciso. C’é chi da ordini e chiobbedisce, chi amministra i soldi e chi si occua dell’assistenza alle famigie dei carcerati. La cosca ha le sue regole, il suo codice, il suo diritto, le sue istituzioni...
Nell’Ottocento alle origini della mafia, il sistema economico della Sicilia é basato sullo sfruttamento delle coltivazioni intensive di agrumi, per lo più alberi di limoni, e del latifondo...Anche il sistema economico ha uno sviluppo verticale simile a una piramide con al vertice il proprietario terriero e alla base i braccianti che lavorano direttamente la terra. Tra il proprietario e i braccianti c’é un livello intermedio che comprendegabellotti e campieri. I primi controllano l’andamento dei lavori, la quantità e la qulità dei raccolti, la riscossione degli affitti o gabelle mentre i campieri garantiscono l’ordine, tenendo sotto controllo braccianti e contadini poveri. Su un modello quasi simile é strutturata anche la cosca. Al vertice, anziché il proprietario, c’é il boss che si serve di uomini di provata fiducia ed esperienza per gestire i picciotti, i quli, come i campieri, sfruttano chi lavora e produce.”

Tratto dal libro: A.Nicaso, La mafia spiegata ai ragazzi, ed. Mondadori

martedì 20 febbraio 2018

Los alumnos del curso de conversación de español ...



Corso di seconda. Curso de segundo


Ciao! Siamo gli alunni del corso di conversazione di spagnolo delle seconde. In questi incontri, giriamo video-lezioni dove impariamo e insegniamo i concetti della grammatica spagnola. Questo video serve per apprendere la differenza tra “ser y estar” (essere e stare). È stato molto divertente da girare. Grazie ad effetti digitali il risultato è sorprendente.





¡Hola! Somos los alumnos del curso de conversación de español de segundo año. En estas clases hacemos lecciones de video donde aprendemos y enseñamos algunos conceptos de la gramática española. Este video sirve para aprender la diferencia entre “ser y estar”. Ha sido muy divertido de filmar. Gracias a los efectos digitales el resultado es sorprendente.



Corso di terza. Curso de tercero


Ciao! Siamo alunni di terza media. Facciamo parte di questo gruppo di conversazione spagnola, dove realizziamo diversi filmati divertenti in lingua spagnola, prendendo ispirazione da video di Youtube. Tra questi, abbiamo realizzato “Nuestras mejores vacaciones” (le nostre migliori vacanze) e “50 cosas sobre nosotros” (50 cose su di noi). Nel primo elencato abbiamo viaggiato con la fantasia, e ci siamo impegnati a realizzare qualcosa che potesse far divertire noi e chi lo guarda; nel secondo, invece, abbiamo parlato di noi stessi dicendo alcune cose false, sta a voi capire quali!






¡Hola! Somos alumnos de tercer año. Formamos parte de este grupo de conversación en español, donde realizamos diferentes videos divertidos y en idioma español, inspirándonos en videos de Youtube. Entre estos hemos hecho “Nuestras mejores vacaciones” y “50 cosas sobre nosotros”. En el primero hemos hecho un viaje de fantasía, y nos hemos esforzado en hacer algo divertido para nosotros y para quien lo mire. En el segundo hemos hablado de nosotros mismos; hay algunas cosas falsas en lo que contamos, ¿podéis adivinarlas?






giovedì 15 febbraio 2018

Open Day: 3C - 3E TUTTI IN SPAGNA...Olè!!!

I RAGAZZI DELLA 3C E 3E RACCONTANO IL LORO OPEN-DAY IN SPAGNOLO E LE LORO BUONISSIME RICETTE. 


Primer equipo: Brenda, Mariam, Lucrezia y Sara

“El día 2 de Diciembre del 2017 ha sido el Open Day de mi escuela, en verdad es la primera vez que he ido porque en mi país jamás habían hecho una cosa así. Sara, Lucrezia, Mariam, los chicos y  los chicos de la 3E y yo pertenecíamos al curso de español. Nuestra profesora nos dio las instrucciones de lo que teníamos que hacer, estas eran: hacer un cartel donde tenía que ir el nombre del plato que se tenía que elegir, este tenia que ser de un país donde se hablara el español , también en el cartel tenía que ir la receta, la preparación y una pequeña imagen del plato . Yo elegí hacer unos chocolates típicos de Ica departamento de mi país Perú, estos chocolates se llaman chocotejas. Después de haber elegido el plato que tenía que preparar, me faltaba hacer el cartel y para eso me ayudaron mis compañeras Sara, Lucrezia y Mariam. Un día quedamos en que teníamos que ir a casa de Lucrezia para hacer los carteles hablo en plural porque mi compañera Mariam había elegido hacer 2 platos típicos del Salvador, estos eran: Quesadillas y Galletas de arroz. Llegado el día del Open Day acomodamos los bancos, pegamos los carteles y colocamos los platos encima de los bancos. 

Nuestra profesora tomó foto a cada uno con nuestros respectivos platos luego pidió a todos que nos acercamos a ella para hacer la foto grupal".

LUCREZIA E SARA TI RACCONTANO LA LORO ESPERIENZA


Nos hemos preparado junto con la profe de español por unas semanas. De la clase 3°C solo estàbamos yo, Sara, Mariam y Brenda, junto con la clase 3°C.
Decìdimos preparar platos tìpicos españoles y también preparar carteles con la receta y el lugar de origen. Habìan chocotejas, salporez de arroz, tortas de aceite, etc.. ¿Cómo podrìa no tener hambre?
Lleguè a la hora programada y ya estaban los chicos que, junto con la profe, estaban organizando todo, ¡después de un poco la clase estaba llena de dulces y cartelones!
A las 10:00 llegaron los niños, Sara y yo nos ofrecimos ir a la puerta y darle la bienvenida a las personas que llegaban.
Vinieron muchos niños y logramos que los dulces duraran hasta el final del dìa.
Fue un dìa hermoso y me divertí mucho, al final no pudimos resistirnos y comimos algo tambièn nosotros!” 


SCOPRI LE DELIZIE DELLA CUCINA SPAGNOLA DI BRENDA E MARIAM


Después de haber hecho las fotos la profesora Mantia habló con nosotros y nos dijo: “tenéis que hablar en español, expliquen  a los niños y a los padres la receta, la preparación del plato que habéis elegido y un poco de cultura del país de donde deriva el plato”. Cuando fueron las 10:00  llegaron los niños, los padres y se acercaron a nosotros a preguntarnos ¿como se llamaba? ¿De donde era? ¿Que ingredientes usamos? ¿Cuál era la preparación? Del plato que habíamos elegido. Cuando terminé de explicar y ofrecer mis dulces me fui a ver qué habían traído los demás chicos. Uno de ellos había traído Arroz con leche, postre del cual hace tiempo no probaba y no voy a negar que estuvo delicioso, por eso me comí como unos cuatro, también probé los churros, los alfajores, las quesadillas, las galletas de arroz y las tartas de aceite que también me gustaron mucho. Ese día fue muy bonito, divertido e inolvidable, aquí abajo les dejo la receta de mi dulce por si están interesados.”                                                                
                                                                                        Brenda
VUOI CONOSCERE LA RICETTA DEI "Chocotejas" ?  

CLICCA SULL'IMMAGINE E PROVA A FARLI ANCHE TU!!


ecco i dolci tradizionali di Mariam


Segundo equipo: Ilaria e Salomè


“El 2 de diciembre de 2017 fue el día del open day de nuestra escuela. Con la profesora de español Mantia hemos organizado un encuentro con los ninos que vinieron a visitar la escuela. Nos separamos en grupos de 2 a 4 personas y decidimos preparar dulces tìpicos espanoles, llevarlos a la escuela y hacerlos probar a los ninos. Junto con los dulces hemos preparado algunos carteles con la receta, la historia, y algunas fotos del dulce. Yo creo que el open day haya ido muy bien: mi clase se comportó bastante bien, los niños parecían entusiastas, y también los padres, y hemos recibido felicitaciones también de los profesores quien vinieron para visitarnos.” 
Ilaria


“Para la jornada del OPENDAY propusimos hacer postres típicos españoles. Nos dividimos en grupos, yo estaba con Ilaria. El día 2 de diciembre me levanté temprano para ir a la escuela, una vez que llegué, ayudé a mis compañeros de clase a organizar la clase, poner los dulces y colgar los carteles que habíamos preparado en clase las semanas anteriores. Me he divertido mucho durante el OPENDAY de este año también porque he cocinado junto a mi amiga y compañera de clase Ilaria.” 
                                     Salomè 



Tercer equipo: Ulysses, Jon e Luca


“Para el Open Day del 02/12/17 la profesora de español de la 3 E, Rosaria Mantia, ha dividido nuestra clase en grupos y nos dio una tarea que consistía en preparar dulces espanoles. Para prepararse para el Open Day, mi grupo que estaba formado por Ulysses, Jon y Luca, se reunió para grabar unos videos y para hacer algunos carteles. Nuestro grupo tuvo que cocinar dos recetas y hacer tres carteles, la primera receta fue el arróz con leche con respectiva cartel, la segunda receta fue la sangria sin alcohol junto al respectivo cartel, el tercer cartel fue sobre el Turrón. Para hacer estas tareas mi grupo se dividió las tareas, juntos cocinamos e hicimos los videos, Ulysses fue el responsable de crear los carteles usando photoshop, en cambio Luca fue responsable de editar el video y Jon fue el director del video y ayudó a crear los carteles.”
“Para mi el Open day fue increible porque fue muy divertido y porque fue una experiencia muy interesante, la parte más interesante fue grabar el video porque nos divertimos mucho, y ademàs de esto, el día del open day fue genial porque habían muchos niños y ellos probaron nuestros dulces.”    
Ulysses



“El Openday fue una experiencia muy agradable, hicimos los carteles donde explicamos las recetas, grabamos los videos y explicamos a los padres y a sus hijos nuestra escuela. También vi a la clase participar con mucho entusiasmo en el proyecto.”                          Luca





“Los días anteriores, con Ulysses y Luca hemos hecho algunas pruebas para que todo tuviera buen éxito. Nos hemos divertido mucho en grabar los videos mientras que preparabámos la sangria y  el arroz. El sabado vinieron muchas personas, y me parece que hayan disfrutado de las  recetas que habíamos preparado: un señor se comió hasta cuatro / cinco veces el arroz con leche! Me he divertido mucho en preparar este dulce y estas bebidas españolas, fue una experiencia muy bonita e interesante.”                                                                                        Jon 





SCOPRI LA PREPARAZIONE DEL ARROZ CON LECHE  E  DE LA SANGRIA SIN ALCOOL DI LUCA, JON E ULYSSES 




Cuarto equipo: Davide, Lorenzo y Mattia

“El open day me ha gustado mucho, sobretodo porque me he divertido en cocinar los churros y en ofrecerlos a los huespedes que entraban en nuestra aula, y también porque a los chicos y a los padres ha gustado nuestra actividad y los churros. Mi impresión es que muchos de estos niños (al ver sus rostros entrar al salón de clases) seguro que estudiarán español. También estoy feliz de haber hecho una buena impresión frente a padres y profesores.”
Lorenzo

“El open day me causó una maravillosa impresión. Los churros (los dulces que hemos hecho, yo, Lorenzo y Mattia) han tenido mucho éxito. Creo que toda la clase ha hecho una gran impresión en los padres y los niños que vinieron a visitar nuestra aula, fue muy divertido y creo que la profesora de español tuvo una buena idea.”  
Davide

No me sentía muy bien durante el día del open day, así que no pude participar mucho. Sin embargo, sentí buenas emociones al ver a los padres, madres y especialmente a mis profesores satisfechos con nuestros churros. También me gustó probar la comida de los otros grupos y descubrir la historia y la cultura relacionada a sus platos. Una gran satisfacción para mí fue cuando la profesora Dellavesa ingresó en el aula y le explicamos la historia de los churros, estaba atónita y yo estaba muy orgulloso.”
Mattia

MATTIA, DAVIDE E LORENZO DI 3E HANNO PREPARATO I CHURROS, RACCONTANO LA STORIA E LA RICETTA.  



Quinto equipo: Giulia, Giorgia, Matilde e Cecilia

“Para la preparación de los dulces españoles para el Openday, nosotras estábamos en grupo con Giorgia y Cecilia y decidimos preparar los Alfajores y los Polverones. Cuando llegamos instalamos los carteles y los dulces y empezamos en que decir a los niños, después presentamos los platos, los padres nos hicieron preguntas y se comieron todo.  Nuestra tarea era acoger a la gente que entraba en el aula, ofrecerle los dulces y dar informaciones sobre nuestra escuela. Mientras ellos probaban los dulces nosotros explicábamos la cultura, los ingredientes y la elaboración de la receta en español. Para mí el open-day ha sido un poco pesado y a la vez también un poco divertido. En el complejo se ha desarrollado bien y nos hemos comportado bien todos.”   
Giulia y Matilde







IL GRUPPO HA PREPARATO DUE DOLCI... 


Sesto equipo: Diego y Filippo

“En el día del open day yo y mis compañeros presentamos a los niños que vinieron a visitarnos  y a sus padres nuestras recetas y les ofrecemos los postres que habíamos hecho nosotros.
Para preparar los postres, nos dividimos en grupos y los cocinamos en casa el dìas anterior al open day y luego los llevamos a la escuela la mañana del open day.
Tuvimos que ir a la escuela una hora antes del inicio del open day para cortar los dulces, preparar las mesas y decorar la clase. A las 10 llegaron los invitados y les permitimos probar los dulces que han tenido mucho éxito. Hemos preparado varios postres incluyendo Roscòn de Reyes, un dulce Navideño y Los Panellets que son los postres que mi equipo ha preparado. Pienso que el open day fue un día perfecto porque hemos explicado muy bien las recetas y los dulces eran  muy buenos, fue por eso que nos hicieron muchos elogios.”
Diego