martedì 31 maggio 2016

LE MILLE E UNA NOTTE


Le mille e una notte è una celebre raccolta di novelle orientali (di origine egiziana, mesopotamica, indiana e persiana), costituita a partire dal X secolo, di varia ambientazione storico-geografica, composta da differenti autori.

È incentrata sul re persiano Shahrīyār, che, essendo stato tradito da una delle sue mogli, uccide sistematicamente le sue spose al termine della prima notte di nozze. Un giorno, Shahrazād, figlia maggiore del Gran Visir, decide di offrirsi volontariamente come sposa al sovrano, avendo escogitato un piano per placare l'ira dell'uomo contro il genere femminile. Così la bella e intelligente ragazza, per far cessare l'eccidio e non essere lei stessa uccisa, attua il suo piano con l'aiuto della sorella: ogni sera racconta al re una storia, rimandando il finale al giorno dopo.

 Va avanti così per mille e una notte (che è un modo di dire per indicare un periodo di tempo molto lungo); e alla fine il re, innamoratosi, le rende salva la vita. Ciascuna delle storie principali delle Mille e una notte è quindi narrata da Shahrazād; e questa narrazione nella narrazione viene riprodotta su scale minori, con storie raccontate dai personaggi delle storie di Shahrazād, e così via                                          

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Le mille e una notte - Introduzione

Le Mille e una Notte - Volume primo - Shahrazàd alla corte del re Shahriyàr

Storia di Aladino e della lucerna maravigliosa

Le mille e una notte - Storia di Sindbad il marinaio e dei suoi viaggi 

Le mille e una notte - Storia del facchino di Bagdad

Le mille e una notte - Storia di un pescatore

                                                UNA MUSICA

Rimsky-Korsakov: Scheherazade / Gergiev · Vienna Philharmonic · Salzburg Festival 2005

Rimsky-Korsakov : Sheherazade (One Thousand and One Nights - Le mille e una notte)

                                         UN FILM 

Mille e una Notte - Aladino e Sharazade - seconda parte

 

UN VIDEO FATTO DI PAROLE


The Child   
di A. Bardou-Jacquet e A. Gopher

lunedì 23 maggio 2016

Visita alla Triennale

W.Women in Italian Design_ Design Museum/Nona Edizione

2 aprile 2016 - 19 febbraio 2017

La mostra traccia una nuova storia del design italiano al femminile, ricostruendo figure, teorie, attitudini progettuali che sono state seminate nel Novecento e che si sono affermate, trasformate ed evolute nel XXI secolo.

Il giorno 13 maggio la 2 C ha visitato la mostra e ha partecipato a un laboratorio in cui si sono costruite piccole abitazioni fatte di canne di bambù

























domenica 22 maggio 2016

LE CARTE DI MERCATORE E LE CARTE DI PETERS

                                                                               Video
                                                       Tutti uguali sulla carta

 Il video divulga l'opera del cartografo contemporaneo tedesco Arno Peters, che, nel 1973, a 500 anni dalle rappresentazione del globo fatta nel 1500 da Mercatore, dove tutti noi abbiano studiato e continuiamo a studiare la geografia, ha proposto una nuova rappresentazione, veramente rispettosa delle reali superfici dei diversi continenti, non eurocentrica. Questa rappresentazione di Peters è il presupposto per una vera educazione alla mondialità, tanto necessaria oggi.
Proiezione di Peters
                                                                          Sito
                                                   Per vedere la giusta grandezza degli stati

STORIA DELLE CARTE GEOGRAFICHE
Proiezione: rappresentazione della superficie terrestre  (che è curva) su un piano.

-              Anassimandro  nel V secolo a. C rappresentava la terra piatta, al centro posizionava la sua città natale Mileto.

-              Mercatore nel 1500 realizzò delle carte con l’Europa molto grande e al centro del mondo, mentre l’Africa e l’America del sud risultano in proporzione piccole. L’equatore non è al centro della carta, ma spostato verso sud. Queste carte si chiamano "proiezioni di Mercatore" e sono tuttora usate per la navigazione perché comode per tracciare le rotte. Sono poi le carte più usate nella maggior parte delle scuole.

-              Arno Peters nel 1973 rivoluziona le carte geografiche e comincia a rispettare le grandezze naturali, in queste carte è l’equatore che divide la terra in due emisferi. Per esempio, la Somalia che è il doppio dell’Italia, mentre nella proiezione di Mercatore ha più o meno l’estensione dell’Italia, nelle carte di Peters conserva fedelmente una estensione doppia.


giovedì 19 maggio 2016

IL COMUNE CON UNA RETE SEMANTICA

 Ecco l'illuminismo in un quadro

I rapporti tra i tre poteri in Italia

TRE TIPI DI REPUBBLICA: 

PARLAMENTARE, PRESIDENZIALE E SEMIPRESIDENZIALE

schematizzati con le reti semantiche

La repubblica parlamentare (Italia)
La repubblica presidenziale (U.S.A.)

La repubblica semi-presidenziale (Francia)

mercoledì 18 maggio 2016

ESERCIZI INVALSI CON CORREZIONI

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                                                     Sito Zanichelli con esercizi autocorretti   1                          
                                                     Sito Zanichelli con esercizi autocorreti    2
                                                     Sito Zanichelli con esercizi autocorretti   3

Prova nazionale – Scuola secondaria di primo grado, Classe prima (A.S. 2009/2010): [C] Quesiti di grammatica

Quale delle seguenti frasi contiene sia un aggettivo indefinito sia un aggettivo possessivo?

Il loro appartamento era così grande che tutti ne rimanevano stupiti

Niente e nessuno avrebbero potuto convincere mia madre a rinunciare al suo progetto

Qualcuno improvvisamente bussò alla nostra porta

Qualche volta un sorriso illuminava il suo volto malinconico

In quale delle seguenti frasi “foglie” ha la funzione di soggetto?

Ho raccolto le foglie dal viale del giardino

Un tappeto di foglie copriva la strada

D'autunno cadono le foglie dagli alberi

I passanti calpestavano le foglie cadute a terra

Nella frase «Comprerò una scatola di cioccolatini e la manderò a Maria», quale funzione logico-sintattica ha il pronome “la”?

Soggetto

Complemento oggetto

Complemento di specificazione

Apposizione

lunedì 16 maggio 2016

LIBRI PER L'ESTATE: I CONSIGLI DELLA LIBRERIA DEI RAGAZZI



UN LIBRO PER L'ESTATE: MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI


        

                             UN COLLOQUIO DI LAVORO SPECIALE

Treviso, colloquio di lavoro speciale 
al fratellino con sindrome di Down

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Un'intervista semplice

Un colloquio di lavoro speciale. E' quello di Giovanni Mazzariol, 12 anni, bimbo con sindrome Down. Dall'altra parte della scrivania c'è suo fratello, Giacomo, che di anni invece ne ha 18. Le domande svelano il mondo "unico" del più piccolo, tra pregi e piccoli e grandi successi raggiunti nella vita. La tenera intervista è stata pubblicata su YouTube in occasione della giornata mondiale sulla sindrome di Down. "The simple interview" il titolo, Jack N John il nome utente. E una frase a conclusione del filmato che fa riflettere: "Dentro ogni persona c'è un mondo unico. Non guardate gli altri soltanto con i vostri occhi. Siate autentici, siate spontanei. Restate semplici, restate veri".

      la Repubblica, 5 aprile 2015
     
      Intervista al fratello Giovanni che  ha girato il video

"Con quel filmato racconto al mondo chi è davvero mio fratello Down”
CATERINA GIUSBERTI
HA GIRATO un video per raccontare al mondo chi è davvero suo fratello, oltre il muro della diversità e della sindrome di Down, e ha fatto migliaia di contatti, commuovendo il web. A Castelfranco Veneto li chiamano Jack e John, i fratelli Mazzariol. In famiglia sono in sei: la mamma Katia, il papà Davide e le sorelle Chiara e Alice. Ma i più famosi sono loro. Giacomo è alto, ha 18 anni, è rappresentante di istituto nella scuola scuola e ha la passione per i video. Giovanni ha 12 anni, adora i dinosauri e ha un cromosoma in più. Sono i protagonisti di The Simple Interview : il racconto di un colloquio di lavoro al contrario, al quale Giovanni si presenta armato di una valigetta nera piena di peluche e caramelle. Alle domande risponde a monosillabi. No, non sa guidare. No, non è un tipo di successo. E sì, ha brutti voti a scuola. Insomma non è il candidato ideale, ma è così tante altre cose da far venire la pelle d’oca. Il video è andato online su Youtube il 21 marzo, giornata mondiale sulla sindrome di Down, e ha avuto decine di migliaia di visualizzazioni. Adesso Jack e John hanno in mente altri video, una web serie, e cicli di incontri nelle scuole. «Prima non parlavo di Giò con nessuno — spiega Giacomo — volevo proteggerlo, non postavo neanche le nostre foto su Facebook. Poi ho capito che i momenti più belli della mia vita li ho vissuti grazie a lui e che dovevo dirlo, dovevo avere il coraggio di essere me stesso».

Si aspettava questo successo?
«No. Il video l’ho fatto soprattutto per me, per la mia famiglia, per Giò. È stata una scommessa, è andata bene. Ora sono qui a fare interviste e Giovanni vuole diventare un attore di cinema, abbraccia tutti, se ne va in giro per Castelfranco con gli occhiali da sole. E chi lo ferma più?».
Quanto ci avete messo a girarlo?
«Tre giorni, è stato molto divertente. Giovanni si vestiva in giacca e cravatta anche per andare a letto. Il finale, con lui che corre via, è venuto fuori per caso, perché lui era scappato davvero e io avevo la telecamera accesa».
Perché ha deciso di girarlo?
«Perché me la sono sentita. Non è stato sempre facile. I miei coetanei sono pieni di pregiudizi, e forse anche i vecchi, avevo paura che non vedessero Giovanni come lo vedo io, ma solo come un peso. E me come il fratello di un peso. Anche quando dicevano “sei un down” per dire “stupido”, lasciavo perdere. Pensavo che gli altri non si meritassero di capire questa bellezza. Poi a un certo punto mi sono chiesto: perché no? Ho spinto ok e ho caricato il video. L’altro giorno ero a una festa e un ragazzo che non conoscevo mi ha abbracciato per ringraziarmi. Il mio obiettivo è solo questo: cambiare le persone».
C’è qualcosa che vorrebbe dire agli altri fratelli e sorelle di ragazzi down?
«Mi hanno scritto in tanti in questi giorni. Vorrei dirgli che il mondo è pieno di stupidi e che non si devono preoccupare di loro. Parlino con le persone, gli facciano capire che siamo tutti ugualmente diversi».
Però il colloquio di lavoro di Giovanni finisce male: non ha i requisiti per essere assunto.
«Il colloquio è la nostra società, è il nostro mondo pieno di aspettative: il datore di lavoro si aspetta solo che Giovanni abbia i requisiti per produrre. Non lo guarda, non si chiede chi ha davanti. Il colloquio è uno schifo, è del tutto fallimentare. Ma a Giovanni non interessa affatto: gli offre una caramella e corre via».
Dove va?
«Non gli importa niente del colloquio. A lui interessava solo conoscere un’altra persona. Lui non ragiona a lungo periodo, ha obiettivi semplici, quotidiani. Se c’è una cosa che Giovanni mi ha insegnato in questi anni, è a vivere semplicemente, noi abbiamo bisogno di tante cose per essere pieni. Lui ha avuto meno da qualcuno, non so se da Dio, e forse è meno in grado diprodurre, ma regala emozioni e questo ha un enorme valore. A me capita spesso quando sono fuori di chiedermi cosa farebbe Giovanni al mio posto».
L’ultima volta?
«Ero a una cena elegante in un club, e mi hanno chiesto che lavoro facesse mio padre. Io ho risposto imbarazzato che fa il segretario in una scuola e ho cambiato subito argomento. Ma poi mi sono detto: cavolo, Giovanni lo avrebbe difeso, avrebbe detto: papà fa il segretario, è un lavoro bellissimo e conosce un sacco di bambini».
Ci sono cose che lo rendono triste?
«Abbiamo più paure noi, in realtà. Lui sa perfettamente accettare quello che succede, siamo noi che pensiamo sia infelice perché ha avuto meno. Io penso che Giovanni è così e basta. Io ho i capelli marroni e gioco male a calcio, lui ha meno talento per la matematica e un cromosoma in più. Mi insegna ogni giorno a scendere dal piedistallo, a essere umile, a capire che sei felice quando riesci a vedere il mondo di ogni giorno. Senza di lui sarei solo uno sbruffone».

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Avevo girato le scene per me: le ho caricate dopo, pensando a chi dice “handicappato” come fosse un insulto Temevo che gli altri avrebbero visto Giovanni come un peso e me come il fratello di un peso...