di Ginevra Rizzo e
Sara Forleo
Noi di 1D insieme
alle classi 1A e 1B, ci siamo recati con l'autobus al teatro del Buratto ad assistere allo spettacolo "Il mio papà è Ulisse". Quando le luci si
sono spente, ci siamo accorti che lo spettacolo stava già per incominciare. Lo
spettacolo riguardava la storia di Telemaco
che aspettava il ritorno di suo padre, Ulisse,
guardando il mare.
Telemaco è in compagnia di un personaggio non presente nell'Odissea: Amica, figlia della Natura. Anche Penelope è presente, come un'ombra, sempre intenta a tessere una tela infinita. Amica lo aiuta a narrare le vicende di suo padre e il vento e le onde gli raccontano come Ulisse vinse la guerra di Troia, di come fu
difficile tornare dalla guerra. Gli narrano dei ciclopi e di come lui li
sconfisse, dell'arte magica della bellissima maga Circe, delle navi inghiottite
dal mostro Cariddi in uno schiumoso mare. Tutto questo grazie al desiderio di
ritornare in patria e di riabbracciare sua moglie e suo figlio.
Al pensiero del
padre, Telemaco, si immergeva in un'onda di pensieri tristi legati a lui: Ulisse
non tornerà mai in patria e egli non riuscirà mai più a vederlo!
Lo spettacolo ci ha
regalato diverse emozioni tra cui la tristezza di Telemaco e la felicità di
Amica ma allo stesso tempo il divertimento che lei è riuscita a
trasmetterci.
È stato molto
bello e interessante e si è concluso con l'arrivo del padre a Itaca. Un giorno
come un altro, da una nave come un’altra, finalmente scese un uomo muscoloso, il tanto atteso e desiderato Ulisse.
"C'é un grande silenzio a casa... ma un silenzio che grida: torna a casa Ulisse!".
Telemaco attende il padre con lo sguardo aperto al futuro. Per sopportare ogni attesa abbiamo tutti bisogno di una presenza amica che ci aiuti a guardare con speranza il mare e quella linea all'orizzonte...
M.A.
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