giovedì 6 giugno 2019

GITA A RAVENNA CON LA 1D




  

di Alice Introzzi  



Per andare a Ravenna in giornata occorre svegliarsi presto ma la fatica viene subito ricompensata: ecco alcune delle meraviglie che abbiamo visto!



Per prima cosa siamo andati a Sant’ Apollinare Nuovo: ai lati della basilica ci sono due grandi mosaici che raffigurano due cortei, uno di sante e uno di santi.
I cortei terminano con un’adorazione della Madonna con il bambino. Questo ultima parte del mosaico è più recente, sotto si intravedono ancora delle figure laiche che sono state occultate con la venuta di Giustiniano, lo si nota dal colore dorato dello sfondo che è un po’ diverso e dal prato. Alla fine di questi cortei ci sono due mosaici: uno raffigurante  la Ravenna dell’epoca e uno raffigurante una casa; in entrambi i mosaici ci sono delle parti occultate. Lo si nota perché nell’oro si intravedono delle figure o perché sulle colonne ci sono pezzi di arti.



Successivamente ci siamo spostati nel centro storico di Ravenna dove abbiamo visitato il mausoleo di Galla Placidia. Ha una pianta  a croce e dentro è tutto mosaicato! Che meraviglia! Si dice che il corpo di Galla Placidia fosse contenuto in una delle tre bare all’interno, ma questa ipotesi non è molto plausibile perché  Galla Placidia è morta a Costantinopoli.



Accanto al mausoleo di Galla Placidia  c’è la Basilica di San Vitale. E' stata costruita in epoca bizantina, successivamente i monaci hanno creato un’abazia di fianco alla Basilica e si sono occupati di restaurarla, infatti la cupola e la parte centrale di San Vitale risalgono a un’ epoca più moderna.
L’abside  con il grande mosaico è un' esplosione di colori, che emozione!



E poi abbiamo visto anche la tomba di Dante e visitato  il Battistero Neoniano!




Per la pausa pranzo ci siamo spostati a Punta Marina 
(a pochi chilometri da Classe) e abbiamo mangiato in spiaggia…il sole ci ha regalato un momento magico !



Dopo pranzo siamo andati a visitare “Classis” il nuovissimo museo del mosaico  e abbiamo assistito ad un laboratorio per realizzare con le nostre mani dei piccoli mosaici. Una guida ci ha spiegato che Ravenna nell’antichità era composta da isolette paludose, si poteva passare da una all’altra per mezzo di ponti, perciò non  ci abitava nessuno. In seguito è stata bonificata e ci si sono stabilite varie popolazioni.











Infine la giornata si è chiusa con la visita a sant’Apollinare in ClasseSopra l’abside c’è un mosaico enorme ricco di simbologia: la croce gemmata in centro rappresenta Gesù risorto, le stelle intorno sono 99 e ognuno può immaginare così di essere proprio la centesima, quella smarrita. Sotto la croce c’è Sant’Apollinare seguito dalle pecorelle, cioè i suoi discepoli.
Di fianco alla croce ci sono tre pecore : rappresentano Giovanni, Pietro  e Giacomo che ascoltano Gesù nell'episodio della Trasfigurazione; in alto c’è una mano che scende dal cielo: è la mano di Dio (gli orientali non ne raffigurano il volto!).
Il paesaggio intorno comunica un senso di vita attraverso  i fiori che crescono dagli alberi e il colore verde: è l’ Eden, il paradiso.





E’ stata una gita fantastica che spero di ripetere, quello che ho scritto non è tutto, perché ogni mosaico andrebbe descritto nei minimi particolari per far intuire solo lontanamente l’ emozione che trasmette dal vivo...
spero però di aver reso l'idea!


Tra le opinioni dei miei compagni riporto qui quella di Kimberly:

“La gita a Ravenna è stata bellissima. E’ stato molto interessante vederla piena di mosaici che risalgono a molti anni fa e tutti i mosaici erano davvero belli e interessanti. E’ tutta un’ altra cosa vedere tutte le basiliche dal vivo … è stato tutto molto bello e affascinante. Spero tanto di ritornarci e scoprire qualcosa in più su questa bellissima città.”

Tutti al mare con Yuan, Fabio e la 1D!




Il mare é come un continente molto vasto
che avvolge la terra
come l'amore avvolge
il nostro
cuore!
                                                  
Yuan Caunin




"Prof, grazie...era tre anni che non vedevo il mare!!! 

Fabio Zhang





Pausa pranzo al mare a Punta Marina di Ravenna 

con gelato e caffé incluso!






E oltre a tutta la 1D ... 

anche le prof erano felicissime di vedere e sentire

il rumore ed il profumo del mare!








sabato 27 aprile 2019

Con l'amico-ulivo la VB Stoppani va da Papa Francesco!

Insieme nell'unità e nella pace!


Le associazioni ATA (Associazione Trekking Acquatico) e Montagna del Sole hanno organizzato a Roma il 3 Aprile 2019 la 3° edizione di “Amico ulivo Albero dell' amicizia”.

Hanno partecipato gli scolari delle scuole primarie dei comuni di Cagnano Varano, Ischitella e Carpino insieme agli alunni gemellati delle scuole del comune di Milano Municipio 3. Per l’occasione tutti gli scolari hanno donato al Santo Padre un ulivo ultra secolare.










"Siete pigri o siete bravi?" 

Con queste parole PAPA FRANCESCO si é rivolto ai nostri bambini della VB Stoppani che emozionati hanno risposto con entusiasmo: "Siamo bravi!".




Ecco il filmato della maestra Vittoria 
che ci ricorda la nostra grande emozione:









Ma prima ... l'udienza generale!


http://w2.vatican.va/content/francesco/it/audiences/2019/documents/papa-francesco_20190403_udienza-generale.html














Papa Francesco ricorda il recente viaggio apostolico in Marocco ponendo l’attenzione alla delicata questione migratoria. Proprio a Marrakech, nel dicembre scorso, è stato ratificato il Patto mondiale per una migrazione sicura, ordinata e regolare: “un passo importante verso l’assunzione di responsabilità della comunità internazionale”.
"A me non piace dire migranti; a me piace più dire persone migranti. Sapete perché? Perché migrante è un aggettivo, in cambio persone sono sostantivi. Noi siamo caduti nella cultura dell’aggettivo: usiamo tanti aggettivi e dimentichiamo tante volte i sostantivi, cioè la sostanza. L’aggettivo va attaccato a un sostantivo, a una persona, cioè migrante no: una persona migrante! Così c’è rispetto. Per non cadere in questa cultura dell’aggettivo che è troppo liquida, troppo gassosa."

Il Pontefice richiama la proposta della Santa Sede 

che si riassume in quattro verbi:

“accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. 

“Non si tratta di calare dall’alto programmi assistenziali – precisa – ma di fare insieme un cammino attraverso queste quattro azioni, per costruire città e Paesi che, pur conservando le rispettive identità culturali e religiose, siano aperti alle differenze e sappiano valorizzarle nel segno della fratellanza umana”.

Un'esperienza fantastica che tutti quanti, bimbi, preside, genitori e insegnanti ricorderemo come un grande dono ricevuto. 





lunedì 11 febbraio 2019

Strepitoso esordio in NBA per i nostri "cestisti"





di Isabella Ticozzi (3A)

Mercoledì 6 febbraio ci siamo recati al Palalido di Milano per disputare la prima fase del torneo di Basket Jr NBA Ligue 2019 che si gioca in 8 città tra cui Milano e a cui partecipano ben 30 squadre [ogni torneo cittadino é formato da due Conference ciascuna composta da tre Division di cinque squadre - ndr].

La prima partita non é andata bene e infatti abbiamo perso ma noi non ci siamo arresi e, anzi, abbiamo capito come era meglio giocare e quale tattica adottare. Coach Della Ratta ha utilizzato la "strategia dei cambi" ovvero quella di continuare a cambiare i giocatori in campo a seconda delle necessità. La forza della nostra squadra é stata quella di capire queste necessità e di accettare i cambi strategici decisi di volta in volta dal nostro coach.  





Tanto o poco, comunque, tutti hanno giocato! Ecco la nostra formazione capitanata da Nicko Manalo:



Abbiamo vinto tutte le altre partite! L'ultima é stata quella più temuta ma l'altra squadra ha commesso un errore di valutazione e,  sottovalutandoci, non ha messo in campo  i cestisti più forti e quando questi sono entrati ormai per noi era fatta! 

Ancora una volta é prevalso il nostro spirito di gruppo e un lodevole impegno permettendoci di guadagnare in questa prima fase un meritatissimo primo posto

Vedremo se questa "strategia dei cambi" sarà la mossa giusta anche per il ritorno... (il 15 marzo!)



lunedì 28 gennaio 2019

La 1D alla scoperta di Monza


Appunti di viaggio... 

di Alice Introzzi

Giovedì 22 Novembre siamo andati a visitare Monza. La mattina è incominciata così: verso le 8:20 ci siamo incamminati verso la  Stazione Centrale. Abbiamo preso il treno alle 9:04 e alle 9:20 eravamo già arrivati!



Abbiamo incontrato la nostra guida che ci ha spiegato brevemente la leggenda della storia di Monza. La regina  Teodolinda  era  a fare una battuta di caccia  vicino a Milano, dove adesso c’é Monza  ma dove prima c’erano  numerose foreste. Si era sentita stanca  e si era sdraiata a riposare. In sogno le era apparsa una colomba  che le aveva detto “MODO”(ora) e la regina aveva risposto “ETIAM”(d’accordo). Da qui è poi derivata  la parola Monza: MODO ETIAM (questo breve scambio di battute simboleggia la conversione di Teodolinda,quindi anche dei Longobardi, al Cristianesimo  Cattolico). 




In quel punto la regina fece costruire il Duomo che è stato distrutto innumerevoli volte ma che è la base di quello che vediamo noi oggi. Poi abbiamo visitato il centro storico di Monza  e abbiamo visto alcuni edifici antichi come la Chiesa di Santa Maria in strada. Abbiamo osservato anche il fiume  che attraversa Monza,il Lambro. All’epoca dei Longobardi era largo circa 70 m. mentre ora ne misura solo 30. 

Successivamente siamo andati a visitare il Duomo e il Tesoro di Monza. Abbiamo visto oggetti in oro molto preziosi come la copertina ( in oro e pietre preziose) del Vangelo e la chioccia di Teodolinda.




Poi siamo andati in Duomo, dove la guida ha aperto una cappella  affrescata con la storia di Teodolinda. In alcuni punti è presente la foglia d’oro o d’argento,ma quest’ultima si è ossidata. In questa cappella c’è un altare con dentro una cassaforte che contiene la Corona Ferrea,la corona di Teodolinda. Molti credono  che la struttura interna della corona sia fatta con un chiodo della Croce di Cristo,ma questo non è  totalmente vero. La corona, infatti, è  molto piccola, formata da sei placche d’oro ma si pensa che prima fossero otto. Si suppone che le due parti mancanti fossero collegate da un  archetto di ferro(di cui gli scienziati hanno rinvenuto le tracce) che poteva essere veramente il chiodo della Croce di Cristo ma purtroppo é stato rubato .La storia del  furto è quasi del tutto certa  perché sulla corona si alternano  pietre preziose e disegni e a un certo punto ci sono due file di pietre vicine e dal lato opposto si vede che le placche non combaciano perfettamente.




Mi ha colpito molto il fatto che nonostante  i  furti e i danneggiamenti è possibile osservare la Corona Ferrea così ben conservata ancora oggi dopo quasi 1500 anni.



di Maddalena De Nisi



Era una giornata nuvolosa ma ero molto contenta di scoprire una nuova città.La guida ci ha accompagnati alla chiesa di Santa Maria in Strada nel centro storico. Ciò che mi ha colpito di più è stato il rosone sulla facciata.Da lí ci siamo diretti ai portici dell’arengario la guida ci ha raccontato che una volta i cittadini venivano avvisati  con il suono di una campana per ripararsi dall’arrivo dei nubifragi.La tappa seguente era quella che aspettavo di più… 



 Arrivati al museo abbiamo posato gli zaini negli armadietti. La prima cosa che ho visto e mi ha anche colpito molto è stata la croce che pendeva dall’alto e il pavone che è il simbolo dell’immortalità.



Dopo di che siamo arrivati in una stanza dove c’erano tutti gli oggetti dorati e a me sono piaciuti molto il calice e il ventaglio di Teodolinda. Il calice era fatto di zaffiro ed era di un blu molto intenso. La corona ferrea è un gioiello fantastico appena la vedi ti si illumina la mente.E’ un peccato che abbiano perso due pezzi però è lo stesso bella, ha quei bellissimi gioielli attorno che la fanno brillare di più. 




  


di Silvia Catanese

Giovedì  22 novembre 2018 io e i miei compagni di classe, accompagnati da alcuni professori, abbiamo fatto una gita a Monza che è stata molto bella.
Abbiamo visto tante cose che non conoscevo; le guide turistiche che ci hanno accompagnato sono state molto brave e gentili e hanno e hanno avuto molta pazienza con noi ragazzi che facevamo confusione.

          
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                

Mi è piaciuta molto la visita alla cappella che ha i muri decorati
con scene che ritraggono la regina Teodolinda.
Quando, ad un certo punto, ci hanno mostrato la corona ferrea
 tirandola fuori dalla teca, mi sono emozionata: era stupenda e
 tutta d’oro.
Nella cappella, in alto, c’era un sole con i raggi e tutti i disegni
erano composti dall’alto verso il basso e rappresentava scene
storiche della vita della regina Longobarda.
La guida ci ha detto che questo museo è stato costruito 50 anni
fa. 
               

               
Mi sono piaciute anche la scatola d’oro che contiene un dente,
che secondo la tradizione dà molto coraggio, la chioccia di
Teodolinda, anch’essa dorata e il pettine di Teodolinda che mi
ha fatto immaginare la Regina mentre lo usava per pettinarsi.

                                                           


                                                                                                             
In un’altra sala abbiamo ammirato una pagina di un libro scritto
 a mano che, per la perfezione della scrittura sembrava
stampato; la magia offerta di questo libro racconta della
colomba che parla con Teodorico.
Prima di entrare nel museo la guida ci ha mostrato l’arengario
da cui il re avvisava i cittadini che era successo qualcosa. Questo avviso veniva proclamato dal pulpito proprio come in una chiesa ma sotto aveva i portici per ripararsi dalla pioggia. 



Salendo le scale ho notato un manichino che, stranamente indossa la divisa delle Guardie Svizzere.
Quando siamo rientrati a Milano ero un po’ stanca, ma molto contenta e soddisfatta per l’esperienza vissuta insieme ai miei compagni.
E’ stata una bellissima gita didattica!

Belle le foto di Jacopo Ciaroni!