Sei un couch potato?
Il montaggio: come la scelta di un’inquadratura o di un’altra e la loro messa in sequenza determina il senso del racconto
Si é concluso nel mese di novembre il minicorso sui linguaggi televisivi tenuto dal Prof. Grignaffini che ha visto la partecipazione di alcuni alunni delle classi seconde. Gli incontri si sono articolati su tre tematiche corrispondenti alle tre modalità in cui avviene la costruzione del racconto audiovisivo:
* L’organizzazione del racconto audiovisivo e l’importanza del punto di vista: come si passa dal testo scritto (sceneggiatura) al testo filmico e come la scelta del punto di vista influenza il senso di quello che viene mostrato
* Il montaggio: come la scelta di un’inquadratura o di un’altra e la loro messa in sequenza determina il senso del racconto
* Il sonoro: in che modo la scelta delle musiche o l’uso delle voci (off e in) può cambiare il senso di una scena
Relatore incontri: Prof. Grignaffini esperto in linguaggi cinematografici e televisivi
Professori referenti: Mariella Amormino – Simonetta Crestani
di Leonardo Attore e Andrea Nucciotti (2B)
[lezione #2]
Come nasce un film?
1) un film nasce da un’ idea, da un libro o da una situazione casuale
2) quando viene presentata l’ idea di un film, deve essere spiegata in “quattro parole” in modo che la sceneggiatura non venga troppo complicata.
Si parla di soggetto, scaletta, sceneggiatura.
Ad ogni modo abbiamo capito che l’idea di un film
o di
una serie per essere efficace deve essere
semplice. Lo aveva capito anche
Omero: riuscirà
Ulisse a tornare a casa dalla moglie e dal figlio
dopo la
guerra di Troia?
Oppure Harry Potter: cosa succede a un ragazzino
di undici anni che scopre di essere un mago e di
dover andare in una scuola di
magia?
Stesso tema anche in Spiderman
Prova ad ascoltare i primi 3/4 minuti di questo video prima senza audio e poi con l’ audio. Devi ammettere che nel primo caso non avresti mai capito che i due orsi lottavano “pacificamente” e senza ferirsi; invece con la spiegazione tutto è stato più chiaro.
In questo video, invece, ciò che succede è chiaro e non ha bisogno di alcuna descrizione che spieghi il tutto.
Questo dimostra che, come ci ha spiegato il Prof. Grignaffini, in alcuni casi sono necessari degli accompagnamenti vocali “fuori campo”.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.