Sei un couch potato?
Il sonoro: in che modo la scelta delle musiche o l’uso delle voci (off e in) può cambiare il senso di una scena
Si é concluso nel mese di novembre il minicorso sui linguaggi televisivi tenuto dal Prof. Grignaffini che ha visto la partecipazione di alcuni alunni delle classi seconde. Gli incontri si sono articolati su tre tematiche corrispondenti alle tre modalità in cui avviene la costruzione del racconto audiovisivo:
* L’organizzazione del racconto audiovisivo e l’importanza del punto di vista: come si passa dal testo scritto (sceneggiatura) al testo filmico e come la scelta del punto di vista influenza il senso di quello che viene mostrato
* Il montaggio: come la scelta di un’inquadratura o di un’altra e la loro messa in sequenza determina il senso del racconto
* Il sonoro: in che modo la scelta delle musiche o l’uso delle voci (off e in) può cambiare il senso di una scena
Relatore incontri: Prof. Grignaffini esperto in linguaggi cinematografici e televisivi
Professori referenti: Mariella Amormino – Simonetta Crestani
di Alice Grignaffini e Anna Zaffaroni (2D)
Nel terzo incontro con il Prof. Giorgio
Grignaffini abbiamo per prima cosa confrontato una scena tratta dalla
sceneggiatura di una serie televisiva italiana, Benvenuti a tavola 2, con la relativa la scena filmata.
Abbiamo notato
come nel passaggio dal testo scritto al video molte battute sono state
modificate, pur non cambiando il senso della scena; inoltre come le didascalie
delle scene (cioè le istruzioni contenute nella sceneggiatura su come devono
essere realizzate le scene) sono state interpretate dalla regia con l’uso delle
diverse inquadrature e dagli attori che, grazie alla loro bravura, sanno
rendere al meglio le battute e il senso della storia.
Sempre nell’esempio della scena
di ‘Benvenuti a tavola 2’ ci è stato mostrato quante e quali inquadrature
servono per costruire una scena e come si fa a girare il ‘campo/controcampo’,
cioè la tecnica di montaggio più usata per girare i dialoghi.
Abbiamo poi visto diversi esempi
di inquadrature molto particolari, come ad esempio il cosiddetto ‘piano
sequenza’ cioè un’intera scena girata con un’unica inquadratura, senza tagli:
l’esempio era quello di un video musicale delle Spice Girls.
Un’altra scena molto particolare
è quella finale del film ‘La doppia vita di Veronica’ in cui vediamo una
cantante lirica che muore durante un concerto: l’inquadratura si chiama
soggettiva e così noi vediamo attraverso la macchina da presa quello che vede
la protagonista, ma in più vediamo anche la sua anima che dopo la morte vola
via dal suo corpo.
La scena iniziale del film
d’animazione ‘Cars’ è invece servita per mostrare come nei film a cartoni
animati possono esserci delle inquadrature assolutamente impossibili da
realizzare nella realtà come ad esempio delle inquadrature che seguono delle
auto che corrono velocissime.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.