L’euro ha cominciato a circolare fisicamente, sotto forma di banconote e monete metalliche, il 1° gennaio 2002.
QUALI PAESI HANNO ADOTTATO L’EURO? E QUANDO?
1999 | BELGIO, GERMANIA, IRLANDA, SPAGNA, FRANCIA, ITALIA, LUSSEMBURGO, PAESI BASSI, AUSTRIA, PORTOGALLO E FINLANDIA |
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2001 | GRECIA |
2002 | INTRODUZIONE DELLE BANCONOTE E DELLE MONETE METALLICHE IN EURO |
2007 | SLOVENIA |
2008 | CIPRO, MALTA |
2009 | SLOVACCHIA |
2011 | ESTONIA |
██ Zona euro
██ Paesi membri che, in virtù del Trattato di Maastricht, sono destinati a
confluire nella zona euro
██ Paesi
membri che, in deroga al Trattato di Maastricht, si riservano di
stabilire un eventuale ingresso nella zona euro
██ Paesi extra-UE che adottano l'euro in virtù
di accordi bilaterali con la Banca Centrale Europea
██ Paesi e territori extra-UE che adottano
unilateralmente l'euro
Chi gestisce l'EURO?
Con la nascita dell’euro, la politica monetaria è divenuta materia di competenza di un organo indipendente, la Banca centrale europea (BCE), creata appositamente per svolgere questa funzione, e delle banche centrali degli Stati membri che hanno adottato l’euro. Questi istituti, nel loro insieme, costituiscono l’Eurosistema.La politica di bilancio (tassazione e spesa) rimane di competenza dei singoli governi nazionali, sebbene essi accettino di conformarsi alle norme approvate di comune accordo in materia di finanze pubbliche e consolidate nel cosiddetto Patto di stabilità e crescita. I governi nazionali conservano la piena sovranità sulle politiche strutturali (lavoro, pensioni, mercati dei capitali) anche se accettano di coordinarle al fine di conseguire gli obiettivi comuni della stabilità, della crescita e dell’occupazione.
Chi usa l’euro?
L’euro è la moneta dei 330 milioni di cittadini che vivono nei 17 paesi dell’area dell’euro. Viene inoltre utilizzato, come moneta avente corso legale o per fini pratici, da una serie di altri paesi, in particolare i paesi confinanti e alcune ex colonie.
Non deve, dunque, sorprendere il fatto che l’euro sia divenuto rapidamente la seconda valuta più importante a livello internazionale dopo il dollaro, e che, sotto molti aspetti (ad esempio, il valore del denaro circolante) lo abbia addirittura superato.
Perché ne abbiamo bisogno?
La moneta unica non serve solo a facilitare i viaggi: la sua introduzione ha solide motivazioni economiche e politiche. Il quadro entro cui viene gestito rende l’euro una moneta stabile, associata a livelli ridotti di inflazione e a bassi tassi di interesse, e accresce la solidità delle finanze pubbliche. La moneta unica è inoltre un logico complemento del mercato unico, dal momento che lo rende più efficiente. L’utilizzo di una moneta unica aumenta la trasparenza dei prezzi, elimina i costi di cambio, rende più fluidi i meccanismi dell’economia europea, facilita gli scambi internazionali e conferisce all’UE una posizione di maggiore forza sulla scena mondiale. Inoltre, la dimensione e la forza dell’area dell’euro la rendono meno vulnerabile agli shock economici esterni, come le improvvise impennate del prezzo del petrolio o le turbolenze dei mercati valutari.
Un’ultima considerazione, ma non certo la meno importante: l’euro è, per i cittadini dell’UE, un simbolo tangibile della loro identità europea, di cui non possono che essere sempre più orgogliosi, man mano che l’area dell’euro si amplia moltiplicando i suoi benefici effetti per i membri attuali e futuri.
Il trattato di Maastricht
La decisione di dar vita ad un’Unione economica e monetaria è stata presa dal Consiglio europeo svoltosi nella città olandese di Maastricht nel dicembre 1991, e successivamente sancita dal trattato sull’Unione europea (trattato di Maastricht). L’Unione economica e monetaria dà ulteriore slancio al processo di integrazione economica dell’UE iniziato nel 1957.L’integrazione economica porta con sé i vantaggi offerti dalle maggiori dimensioni, da una maggiore efficienza e robustezza interna per l’economia dell’UE nel complesso e per quelle dei singoli Stati membri.
Liberamente tratto da:
http://ec.europa.eu/economy_finance/euro/index_it.htm